Case passive per riutilizzo dell’acqua piovana e Case in legno con nuove tecnologie costruttive. Scopri questi i design e le funzionalità delle case passive.
Case passive e riutilizzo dell’acqua piovana
E’ notoria ormai l’affermazione secondo la quale nelle guerre del Ventunesimo secolo l’acqua si sostituirà al petrolio come oggetto del contendere. In effetti dati ufficiali (World Water Development Report Unesco) nel 2003 hanno chiaramente indicato che nei prossimi 20 anni ogni persona del pianeta disporrà del 30% in meno di acqua. In effetti l’acqua dolce rappresenta solo il 2,5% del volume totale presente sul pianeta, e per più dei 2/3 essa si trova in pochi ghiacciai. Un ulteriore 30% è disponibile in riserve sotterranee, mentre meno dell’1% dell’acqua dolce è reperibile nei bacini naturali o nei fiumi.
Si pone quindi più che mai per ognuno di noi l’urgenza di salvaguardare questo bene così prezioso che purtroppo nelle utenze abitative civili è generalmente soggetto ad un utilizzo poco efficiente. Nel caso delle abitazioni ecologiche una fonte di risparmio idrico è senza dubbio rappresentata dal riutilizzo dell’acqua piovana per lo scarico dei wc, per l’irrigazione delle aree esterne a verde, per la pulizia delle superfici esterne, etc.
Il sistema, in realtà molto semplice, consiste nel convogliare e canalizzare l’acqua piovana in appositi serbatoi interrati, dotati di filtri. Tale serbatoio è collegato anche alla linea dell’acquedotto; una apposita centralina gestisce il passaggio dalla fornitura dell’acqua piovana a quella dell’acquedotto allorquando il livello nella vasca raggiunge un livello predeterminato.
A titolo di esempio una famiglia composta da 5 persone che abita in una casa la cui copertura misura 100 mq, in una zona non molto piovosa (800mm/anno) con un giardino di 150 mq da irrigare, consuma all’incirca 900/1000 litri di acqua al giorno, pari a 330-365 mc/anno (ogni persona consuma mediamente 180/200 litri/giorno, di cui 65 per il wc). Tramite il recupero dell’acqua piovana si possono ridurre i consumi domestici del 50% ottenendo un risparmio annuo variabile tra 115-275 euro. Una unità abitativa ecologica come quella descritta avrebbe bisogno di un impianto da 7 mc, al costo di circa 6-7mila euro.
Case in legno e nuove tecnologie costruttive
Non c’è altro materiale, a parte il vetro, con un così forte potenziale tecnico e una così marcata predisposizione per le forme del design contemporaneo come il legno. Esso unisce la caratteristica di essere facilmente adattabile per la realizzazione di costruzioni a basso costo ed è inoltre ecologico perchè rende possibile la produzione di nuovi manufatti edilizi servendosi dei resti dei semilavorati uniti ad altri elementi in massello.
Le tecnologie informatiche, inoltre, hanno reso disponibili applicazioni che consentono unioni e connessioni finora non realizzabili. Questo processo tecnico ha portato allo sviluppo dell’elemento “pannello” a discapito degli elementi lineari travi-pilastri. I nuovi pannelli sono costituiti da compensato, cartongesso, o pannelli in massello. Le nuove tipologie di pannelli sono componenti edilizi che uniscono alla funzione strutturale portante anche un eccellente comportamento termico grazie ad un’anima isolante interposta.
Alcuni di essi sono utilizzabili per pareti, solai piani e coperture, presentano finiture a vista dell’intradosso, e sono caratterizzati da una procedura di messa in opera semplice, rapida, modulare, altamente flessibile. La faccia esterna, ad esempio, può essere in OSB – Oriented Strand Board – pannello a scaglie orientate – o in multistrato di pino fenolico; l’interno è costituito da uno strato in polistirene sinterizzato e da un telaio in massello di abete provvisto sui lati maggiori di appositi incastri maschio-femmina.
Gli spessori disponibili variano da 50 a 140 mm, a cui corrispondono differenti caratteristiche strutturali ed isolanti. La tettonica del pannello porta d una forma architettonica specifica, quella del “cubo”, simbolo della nuova “architettura in legno”, di cui sono presenti molti esempi in Svizzera o in Austria. Nonostante tutti questi vantaggi, tuttavia, ed il sempre maggiore interesse degli architetti verso questo materiale, in Europa si costruiscono case in legno solo il 10% delle case unifamiliari.