Alla domanda “chi ha inventato l’automobile?” La maggior parte degli intervistati risponderà “Henry Ford“. Questa falsa credenza popolare è un tributo all’uomo che costruì l’automobile accessibile per milioni di persone.
Sebbene sia generalmente ammesso che l’automobile fu in realtà concepita e nata in Europa, un numero di inventori Americani ed Europei lavorarono sull’idea approssimativamente nello stesso periodo. Pieno credito comunque può esser dato ad Henry Ford, per aver costruito l’automobile che milioni di persone avrebbero potuto permettersi.
La sua filosofia guida era: “…io costruirò una macchina a motore per la grande massa…avrà un prezzo così basso, da essere accessibile a qualsiasi uomo…”
Grazie alla lungimiranza e allo zelo di Henry Ford, nacque la Ford Motor Company.
La Ford Motor Company fu fondata a Detroit il 16 Giugno 1903 in un piccolo vagone ferroviaro adibito ad azienda. Il suo capitale iniziale consisteva in $28.000 in contante versati da dodici uomini d’affari.
La prima macchina posta in vendita fu descritta come “la macchina più perfetta sul mercato“, “così semplice che anche un ragazzino di 15 anni avrebbe potuto guidarla”.
Durante i successivi cinque anni, il giovane Henry Ford, prima come capo ingegnere, poi come presidente, diresse un programma guida di sviluppo e di produzione che portò al trasferimento dalla piccola sede presa in affitto, ad un più ampio palazzo in Piquette e Beaubien streets. Durante i primi 15 mesi di attività uscirono sbuffando dalla vecchia fabbrica vagone, ben 1.700 prototipi del Modello A.
Tra il 1903 e il 1908, Henry Ford e i suoi ingegneri produssero più di 19 modelli alcuni dei quali sperimentali che non raggiunsero mai il mercato.
Forse il più grande successo del periodo fu il Modello N, una piccola autovettura, leggera, con motore a quattro cilindri che fu venduta sul mercato al prezzo di $500.
Il fallimento delle vendite del Modello K, una limousine a sei cilindri da $2.500, incrinò definitivamente i rapporti già tesi tra Mr. Ford e Alexander Malcomson. Il primo deciso a produrre automobili di un segmento medio-basso, il secondo orientato alla commercializzazione di automobili lussuose.
Il risultato fu che Malcomson lasciò la compagnia e Mr. Ford acquistò una quantità sufficiente delle sue azioni da portare la sua quota al 58,5 percento e riuscì a diventarne presidente nel 1906.
Il futuro della giovane società fu minacciato da George Selden. Questi aveva un brevetto su “locomotive da strada” alimentate da motore a combustione interna. Per proteggere il suo brevetto costituì un potente sindacato, con lo scopo di vendere la licenza sui suddetti prodotti e di ricavarne royalties per ciascuno dei “carri senza cavalli” costruiti o venduti in America. Il sindacato di Selden presentò un esposto contro la Ford Motor Company, ancora sprovvista della licenza di Selden. Henry Ford dubitò della validità del brevetto di George B. Selden e decise di contestarlo.
Nel 1911, dopo otto anni di costosi e complicati procedimenti giudiziari, Ford Motor Company vinse la battaglia che liberò se stessa e le altre nascenti compagnie automobilistiche, da quella minaccia.
Nel frattempo, la piccola compagnia continuò a crescere. Il sogno di Henry Ford era quello di costruire un’autovettura solida e semplice ad un prezzo abbastanza basso che chiunque avrebbe potuto permettersela. Quella macchina tanto sognata era il Modello T, la automobile più famosa che sia stata mai costruita. Sebbene il prezzo finale di vendita fu stabilito a $260, senza optionals, all’incirca tutti richiesero gli extra così che la media del suo prezzo di vendita raggiunse i $400.
Il Modello T proruppe nella storia il 1° Ottobre del 1908. Henry Ford la chiamò “l’automobile universale”. Essa diventò il simbolo del mezzo di trasporto più economico e più affidabile, che avrebbe camminato anche quando le altre sarebbero rimaste impantanate nelle strade fangose. Il Modello T ottenne l’approvazione di milioni di Americani, che affettivamente la soprannominarono “Lizzie”. Durante il primo anno di produzione si raggiunsero 10.660 unità, battendo tutti i record dell’industria automobilistica. Mr. Ford intuì che se ogni lavoratore fosse rimasto in un posto assegnato con uno specifico compito da svolgere, l’automobile avrebbe preso forma più velocemente che passando da un reparto ad un altro; in più ci sarebbe stato un notevole risparmio di ore lavorative.
Mr. Ford attuò il suo progetto nell’estate del 1913.
La moderna produzione di massa era nata! I Modelli T venivano fuori dalla catena di montaggio al tasso di una ogni 10 secondi di ciascun giorno lavorativo. Henry Ford fece trasalire il mondo nel gennaio del 1914, annunciando che la paga minima alla Ford Motor Company sarebbe stata di $5 al giorno, più del doppio di quella esistente. Mr. Ford riteneva che vista la possibilità di costruire in massa le automobili, se ne sarebbero vendute molte di più se anche i dipendenti avessero potuto comprarne una. Questa era considerata da Ford la più pungente operazione che egli avesse mai fatto. “Io posso trovare metodi di produzione che faranno elevare le paghe” egli diceva. “Se riduci le paghe, riduci soltanto il numero dei tuoi clienti.”
Il Modello T determinò la rivoluzione rurale ed industriale. Soltanto negli Stati Uniti, in 19 anni furono prodotte e vendute 15.007.033 di autovetture Modello T. La Ford Motor Company diventò ben presente come un gigante complesso industriale in ogni parte del mondo. Durante quegli anni di fervente espansione, la società:
- Si trasferì in una fabbrica più grande in Highland Park, Michigan (1910)
- Costituì la prima filiale di assemblaggio, in Kansas City, Missouri (1911)
- Creò nuove fabbriche in Philadelphia, Minneapolis, Long Island City and Buffalo per far fronte alla domanda di automobili (1913)
- Iniziò la produzione di camion e trattori (1917)
- Cominciò la costruzione del Rouge, gigante complesso in Dearborn, Michigan (1917)
- Produsse in massa le barche “Eagle”, famosi sottomarini per la Prima Guerra Mondiale (1918)
- Diventò interamente posseduta da Henry Ford e suo figlio, Edsel, che successe al padre come presidente (1919)
- Comprò la Lincoln Motor Company (1922)
- Costruì il primo di 196 aeroplani Ford Tri-Motor, utilizzati dalla prima compagnia aerea mercantile Americana (1925)
Nel 1927, il Modello T perfezionato ma generalmente invariato per così tanti anni, perdeva terreno rispetto alle automobili più alla moda e più potenti delle aziende concorrenti. Sei mesi, tutte le fabbriche Americane della Ford, chiusero per riprogettare il nuovo Modello A. Il Modello A fu largamente migliorato in ogni suo aspetto; infatti più di 4.500.000 furono offerte in diverse carrozzerie e in una vasta gamma di colori, tra la fine del 1927 e il 1931. La Ford Motor Company, per soddisfare la richiesta di quei consumatori orientati verso autovetture più lussuose e potenti, il 1° Aprile del 1932 presentò al pubblicò la sua prima V-8: l’unica autovettura ad avere un bloccoV-8 in un unico pezzo. La macchina della Ford e il suo potente motore divenne per la sua performance il favorito degli americani. La produzione di auto civili subì una battuta di arresto nel 1942 quando divenne necessario per la compagnia concentrare tutte le risorse nella produzione bellica. Iniziato da Edsel Ford, l’ambizioso programma bellico produsse 8.600 B-24 “Liberator” a quattro motori, 57.000 bombardieri , motori per aviazione e più di 250.000 carri armati e altri tipi di macchine da guerra in meno di tre anni.
Edsel Ford morì nel 1943, proprio quando il suo programma aveva raggiunto la massima efficienza. Un rattristato e più anziano Henry Ford riprese la presidenza della società sino alla fine della seconda Guerra Mondiale, quando si dimise per la seconda volta a favore di suo nipote più grande, Henry Ford II, che divenne presidente il 24 Settembre del 1945.
Avendo finalmente rilasciato le operazioni della società al suo nipote, Mr. Ford visse in tranquillità con sua moglie, Clara, nella loro residenza, “Fair Lane”, in Dearborn sino alla sua morte avvenuta il 7 Aprile del 1947, all’età di 83 anni.
Henry Ford II fu amministratore delegato sino al 1980 e rimase amministatore del Consiglio Finanziario sino alla sua morte avvenuta nel 1987. Henry Ford II, progettava di riorganizzare e decentrare la compagnia. La Ford Motor Company voleva riconquistare la solida posizione di mercato perduta durante la guerra, operazione difficile in un mercato automobilistico altamente competitivo. La prosperosa America del dopoguerra era pronta ad una rivoluzione nel design nell’industria automobilistica.
La lucida e plastica Ford ’49, che montava sospensioni frontali indipendenti e nuovi finestrini posteriori apribili, fu la pronta risposta Ford al mercato. Presentata con molta enfasi al New York Walforf Astoria, l’8 giugno del 1948, riscosse subito un gran successo. Le integrazioni apportate alla carrozzeria e ai parafanghi furono innovazioni che costituirono lo standard per il successivo design delle autovetture. La Ford Motor Company, grazie a quest’ultimo modello, riagganciò il secondo posto nella competitiva arena dei produttori di auto degli Stati Uniti. Nel 1949l, furono vendute all’incirca 807.000 automobili, portando i profitti dai $94 milioni del precedente anno fino a $177 milioni.
Il programma di riorganizzazione postbellico di Henry Ford II ricostituì rapidamente la salute della compagnia e la rilanciò con un programma di espansione che sfociò nell’apertura di 44 fabbriche di produzione, 18 fabbriche di montaggio, 32 depositi di ricambi, due immensi circuiti di prove e 13 strutture di ricerca e di ingegneria negli Stati Uniti. Accanto al sostanziale aumento delle strutture di produzione di auto della Ford, questo programma prevedeva anche una diversificazione della compagnia. I nuovi investimenti includevano una finanziaria delle auto (Ford Motor Credit Company), una compagnia di assicurazione (The American Road Insurance Company), una divisione per i pezzi di ricambio (Ford Parts and Service Division), elettronica, computer, tecnologia spaziale ed oltre. La società finanziaria fu costituita nell’ottobre del 1987 per creare una stabile risorsa di guadagni, al fine di controbilanciare l’andamento degli affari del settore automobilistico.
La Ford Credit, sussidiaria completamente posseduta dalla Ford Motor Company, è la più grande compagnia al mondo dedicata al finanziamento per le autovetture. Con più di 8 milioni di clienti in 36 Paesi, conta un forza lavoro diversificata di più di 16.000 dipendenti. Inoltre, soddisfa le esigenze di più di 11.000 concessionari, attraverso l’elargizione di capitali e mutui. La Ford Credit è leader per quanto riguarda la soddisfazione e la fedeltà del cliente come dimostrato dal premio attribuito da J. D. Power e Associati.
Il programma di espansione all’estero della Ford Motor Company, inizia nel 1904, con l’apertura di una modesta fabbrica a Walkerville, Ontario, chiamata Ford Motor Company del Canada, Ltd. Oggi, la Ford ha strutture di produzione, di assamblaggio e di vendita in 30 diversi paesi del mondo. La Ford produce annualmente, milioni di automobili, di camion e di trattori. La Ford Motor Company divenne una società a capitale pubblico nel Gennaio del 1956. Attualmente, la compagnia annovera circa 700.000 azionisti. Una nuova macchina sportiva, poco costosa e indirizzata ai giovani acquirenti era la proposta Ford negli anni ’60, al crescente benessere economico garantito dall’altrettanto giovane presidente Kennedy.
Lee Iacocca, l’allora General Manager della Ford Division, realizzò questo progetto investendo cospicui capitali per poter incorporare motori, trasmissioni e assi Falcon, su carrozzerie Ford, credendo nel risultato positivo dell’operazione. La Mustang esplose sulla scena nel 1964, introduzione che portò una moltitudine di gente negli showroom di tutta la nazione. Un così intenso interesse non si era visto dai tempi del Modello A. L’affusolata, 4-posti, Mustang del 1965 divenne la “darling” dell’America.
Il “love affair” portò le vendite a 100.000 Mustangs nei primi 100 giorni. Le vendite totali nell’anno raggiunsero le 418.812 unità, superando di molto quelle previste dal reparto marketing. Il record nelle vendite e il miliardo di dollari in profitti realizzato dalla Mustang rappresentò un successo di cui la Ford aveva veramente bisogno. Sulla scia della recessione degli anni ’80, quando il prezzo del petrolio era alle stelle e le vendite subirono una brusca battuta d’arresto, la Ford Motor Company realizzò un’automobile più efficiente nei consumi e dall’innovativo design.
L’obiettivo era di produrre un’auto leader nel mondo nel segmento di mercato medio alto. Dopo audaci investimenti ed un accurato lavoro di squadra furono poste sul mercato la Ford Taurus e la Mercury Sable. Gli sforzi furoni ripagati in modo ampio.
L’introduzione della Taurus il 26 Dicembre del 1985 fu un successo. La Taurus fu premiata come Auto dell’Anno nel 1986 e nel 1987 fu la No. 1 delle macchine vendute in America. L’innovazione produttiva della Ford continuò nei successivi dieci anni, con il debutto nel 1993 della Ford Mondeo, “Auto dell’Anno Europea” e la prima auto al mondo per la famiglia, e con la ridisegnata Mustang. Introdotta come un modello del 1994, la Mustang diventò rapidamente un altro successo per i consumatori. Nuove nel 1994 erano la Ford Aspire e la Ford Windstar minivan. La Ford Contour e la Mercury Mystique, versione americana “dell’automobile mondiale”, che superò i concorrenti giapponesi di 88.000 unità nel 1995.
Si ripresentarono sul mercato nord americano le ridisegnate Ford Taurus e Mercury Tracer.
Molti giornalisti del settore recensirono entusiasticamente il restyling di quelle versioni. Furono inoltre introdotti in America un ridisegnato modello F per la serie dei pickup e in Europa una nuova Fiesta e il Galaxy minivan. Ford era pronta ad aumentare i suoi prodotti del 50%, a tagliare i tempi di sviluppo di un terzo e di ridurre i costi di miliardi di dollari. Le “auto mondiali” erano il risultato di un programma di globalizzazione di massa che rappresentava il più drammatico cambiamento del sistema, nella storia della Ford. La forza guida dietro questo complesso riallineamento è stato questo semplice obiettivo della compagnia: produrre continuamente prodotti migliori ad un costo più basso.
Ford è la più grande produttrice di camion al mondo, e la seconda di auto e camion insieme. La Ford vende più di 70 tipi differenti di autovetture. Sotto il dominio della Ford vi sono: Lincoln, Mercury, Jaguar, Aston Martin e Volvo. Ford possiede anche partecipazioni equalitarie in Mazda Motor Corporation (33,4%) e Kia Motors Corporation (9,4%).
Oggi la Ford progetta di continuare la sua espansione sia domestica che oltre oceano. L’ampia diversificazione della compagnia significa creare opportunità di lavoro in tutto il mondo.
Nello stesso tempo in cui la Ford si avvicina al suo centesimo anniversario nel 2003 e l’industria automobilistica inizia il suo secondo secolo, il rimarcabile successo di Henry Ford è evidente. Attraverso anni di duro lavoro e di prosperità, attraverso guerre e periodi di pace, la Ford Motor Company è nata da un uomo, un piccolo garage e un quadriciclo, ed è divenuta una potente forza Americana che ha contribuito alla stabilità economica internazionale.